Lo Studio ha assistito vittoriosamente la ASL Roma 3 nel contenzioso relativo alla procedura indetta per l’affidamento dell’appalto per il “Servizio di Back Office per gli sportelli polifunzionali – lotto n. 1 con durata 24 mesi”.
Con sentenza n. 5246 del 26.04.2019, il TAR Lazio - Roma, sez. III-quater ha respinto integralmente il ricorso presentato dalla seconda in graduatoria per l’annullamento dell’aggiudicazione disposta dalla ASL Roma 3 in favore di altro operatore economico.
In particolare, il Collegio - aderendo pienamente alla tesi difensiva dello Studio sull’insindacabilità nel merito delle valutazioni e dei punteggi attribuiti dalla Commissione giudicatrice - ha confermato l’indirizzo giurisprudenziale secondo cui: “le valutazioni in ordine alla congruità delle offerte tecniche dell’Amministrazione pubblica sono espressione di discrezionalità della stessa e, quindi, assoggettabili ad un sindacato limitato alla presenza di macroscopiche illogicità ed omissioni ovvero ad evidenti errori di fatto, ferma restando l’impossibilità da parte del giudice di sostituire il proprio giudizio a quello dell’Amministrazione e di procedere ad una autonoma verifica di congruità dell’offerta e delle singole voci, che costituirebbe un’inammissibile invasione della sfera della Pubblica amministrazione”.
Il valore dell’appalto ammonta a oltre un milione e mezzo di euro.
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